martedì 28 agosto 2012

Libia: Il dramma di centinaia di profughi nelle Carceri



Hums: Più di 150 persone donne e uomini in condizione degradanti per la loro dignità umana, vivono subendo anche discriminazioni per motivo religioso, sopratutto o maschi continuamente vengono picchiati, nelle settimane scorse sono stati uccisi quattro profughi, tre di nazionalità Eritrea e uno Somalo. Un ragazzo eritreo è stato colpito con un coltello alla schiena dai militari mentre dormiva. In questi giorni le donne stanno vivendo gravi disaggi gli viene impedito per fino di lavarsi perché sono cristiane. Una delle donne eritrei, acusata dei militari di avere avvisato all'esterno, il dramma che si stava consumendo Venerdì scorso, mentre veniva ucciso uno ragazzo eritreo dai militari, cosi in tre militari hanno abusato sessulamente di lei, poi lo hanno gettata fuori nel deserto in piena notte. Ora la regazza si trova a Tripoli, salva per miracolo grazie ad una donna libica e un uomo sudanese che lo hanno aiutata.
Tuewsha: Ci sono 10 donne dell'Eritrea, di cui 3donne in stato di gravidanza, una all'Ottavo mese e mezzo le altre due una al quinto mese l'ultima al quarto mese, poi ci sono donne somale circa 50, e 32 maschi eritrei, 500 maschi somali, tutti soffrono della mancanza di cibo, acqua potabile e per l'igiene personale. Maltrattamenti sopratutto su maschi. Da tre settimana le donne, tra i maschi ce chi è stato anche 5 - 6 mesi nel centro di detenzione, è ancora li, chi ha tentato la fuga poi catturati dai militari sono stati picchiati selvaggiamente fino anche a perdere un occhio in altri casi portare un invalidità permanente nel fisico.
Bengasi: Sono circa 400 le persone detenute in un centro in teoria gestito dalla "Luna Rossa" ma di fatto la comandano i uomini armati della rivoluzione al punto di permettersi di entrare nel centro, abusare sessualmente delle donne, portarsi via 140 maschi per farli lavorare come schiavi. A Bengasi neanche i minorenni vengono risparmiati dalle percosse e tortura dove i militari si divertono a fare tiro a segno usando i ragazzini come un oggetto con cui divertirsi.
Da una Libia "Democratica" ci aspettavamo maggiore rispetto dei diritti umani e una seria lotta contro il razzismo nei confronti degli Africani, una lotta serrata contro ogni forma di discriminazione per motivo religioso, etnico e razziale. Non comprendiamo perché tutto questo accanimento contro i profughi Africani ? Perché tanta violenza e massacro di decine di profughi morti sotto i colpi delle armi dei militari e miliziani.
Faccio appello a tutte le Organizzazioni Umanitarie, in particolare alle agenzie delle nazioni unite di fare tutto lo sforzo possibile per ottenere il rispetto dei diritti e diritti dei rifugiati. Ottenere a più presto la loro liberazione dalle carceri è vengano accolte in un campo profughi gestito dall'UNHCR.
Don Mussie Zerai

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