venerdì 17 giugno 2011

No ai respingimenti indiscriminati



Il Ministro degli Esteri Franco Frattini ha detto, durante un'intervista televisiva in materia di immigrazione illegale, ("I Ribelli libici hanno detto che manterranno gli impegni internazionali dello Stato libico.. ") che si aspetta "un segnale politico importante [dai ribelli] nei prossimi giorni. Il leader dei ribelli libici, Mustafa Abdel Jalil, ha già parlato di  un post-Gheddafi, il governo libico rispetterà "tutti gli accordi con l'Italia presi dal regime [Gheddafi], compresi quelli relativi a combattere l'immigrazione clandestina e i contratti petroliferi con Eni." In particolare, Jalil ha detto che i ribelli avrebbero "rispettato il trattato di amicizia Italia – Libia firmato dal premier Silvio Berlusconi e il colonnello Muammar Gheddafi.... Ogni trattato o accordo [che è stato fatto] lo rispetto "e" cercheremo di implementare i trattati. "
Queste dichiarazioni del Ministro degli Affari Esteri italiano vogliono dire che l'Italia ha intenzione di respingere i profughi che arrivano dalla Libia. I ribelli non danno nessuna garanzia per il RISPETTO dei Diritti Umani; anzi questi signori devono rispondere per il massacro degli Africani, che c'é stato nelle diverse città poste sotto il loro controllo. Nella sola Città di Mishrata testimoni affermano che sono stati uccisi 800 Africani Sub Sahariani. Questo è un crimine contro l'Umanità! E l'Italia vuole consegnare a questi Signori i profughi che fuggono dalla Libia in guerra. Vogliamo sapere in base a quale convenzione Internazionale o Diritto Internazionale si possono respingere persone che fuggono dalla guerra, rispedendoli nelle zone da cui stanno scappando? Il Diritto Internazionale non consente in nessun caso un'operazione del genere. 

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