domenica 22 maggio 2011

Sinai: guardia di confine egiziana spara a profuga eritrea

Sabato scorso la polizia militare egiziana ha sparato a una donna eritrea che tentava di superare il confine con lo Stato di Israele. La donna era appena stata liberata da un banda di trafficanti, vicino al tratto di confine due chilometri a sud di Kerem Shalom. Le autorità egiziane hanno dichiarato all’agenzia Ma’an che la donna non avrebbe avuto documenti in regola e non si sarebbe fermata all’alt intimatole da un agente. La profuga è stata condotta presso un ospedale per essere curata, dopodiché sarà incarcerata per “immigrazione illegale” e quindi deportata in Eritrea. Attualmente l’Egitto è governato da un consiglio militare e i cittadini, sia stranieri che di nazionalità egiziana, vengono incriminati e incarcerati senza alcun processo. Come ha recentemente denunciato l’organizzazione Coalit, “Gli attivisti per i diritti umani egiziani sospettano che migliaia di cittadini egiziani vengano imprigionati e processati da tribunali militari, spesso a porte chiuse, da quando il presidente Hosni Mubarak è stato estromesso dal potere, lo scorso 11 febbraio”.

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