mercoledì 23 febbraio 2011

Appello al Governo Italiano e all'EuroParlamento

Ci sono circa 40 famiglie di Eritrei attualmente rifugiati in zona aeroporto di Tripoli, sono tutti con la tessera di riconoscimento rilasciato dall'UNHCR. Sono famiglie con bambini chiedono di essere salvati da questa situazione che si sta vivendo in Libia con l'aggravante della caccia allo straniero in atto in queste ore, accusati di essere mercenari del regime di Gheddafi. Il sottoscritto ho ricevuto diverse telefonate nella notte di profughi eritrei spaventati a morte da tutto quello che accade in torno a loro, sopratutto delle aggressioni fisiche a danno dello straniero Africano con coltelli e scene di lapidazioni. Nei centri di detenzione ci sono tentativi di costrizioni per arruolamento dei detenuti Africani nelle file dei filo governativi, con l'uccisione di si rifiuta da parte delle guardie carcerarie. Chiedo al Ministro degli Affari esteri di includere nel piano di evacuazione anche i profughi Eritrei sopratutto le famiglie con bambini che in queste ore si trovano nella zona del aeroporto di Tripoli e quelli che sono attualmente rifugiati presso la Chiesa Cattolica di Tripoli. Chiedo in oltre che vengano informati anche gli altri paesi europei che stanno organizzando piani di evacuazione per i loro cittadini di salvare le vite di profughi Africani che stanno vivendo una persecuzione particolare in queste ore. Appeal to the Italian government and European parliament There are about 40 families of Eritrean refugees currently in Tripoli airport area, all with the identification card issued by UNHCR. Are families with children are asking to be rescued from this situation that we are living in Libya with the aggravating circumstance of hunting aliens in place at this time, accused of being mercenaries of the regime of Gaddafi. The undersigned, have received several phone calls in the night scared to death of Eritrean refugees from everything that happens back to them, especially of physical assaults against African foreigners with knives and scenes of stoning. Detention centers, there are constraints on attempts to recruit African prisoners in the ranks of pro-government, with the killing of refuse by prison guards. I ask the Minister of Foreign Affairs to include in the evacuation plan also displaced Eritreans especially families with children in these hours are in the area of Tripoli airport and those who are currently refugees from the Catholic Church in Tripoli. I ask in addition to being informed of the other European countries which are organizing evacuation plans for their citizens to save the lives of African refugees who are experiencing persecution, particularly at this time. Fr. Mussie Zerai

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