mercoledì 16 dicembre 2009

Immigrati, lettera anonima: strage causata da errore umano e tenuta nascosta. 15 vittime

Un’operazione di soccorso di extracomunitari che si trasforma in un bagno di sangue per un errore umano Un’operazione di soccorso di extracomunitari che si trasforma in un bagno di sangue per un errore umano. E, che a quel punto, viene tenuta nascosta all’opinione pubblica. Questo il contenuto di una lettera anonima spedita alla trasmissione televisiva Le Iene e alla procura di Messina e che racconta della tragedia il 28 giugno 2008. Secondo l’autore, forse un marinaio, avrebbero perso la vita 15 uomini, di nazionalità eritrea e somala. Nella lettera si afferma che durante l’operazione di soccorso al barcone degli immigrati il comandante avrebbe ordinato di far scendere la “scaletta di banda” che però avrebbe urtato la barca facendola ribaltare. Diversi uomini sarebbero finiti in mare e alcuni di loro sarebbero stati risucchiati dalle eliche. L’autore della lettera ha anche allegato le fotografie di quel giorno. La ricostruzione della trgaedia è stata anche confermata da alcuni degli immigrati sia all’inviato della trasmissione Le Iene che alle autorità maltesi. «I sopravvissuti – afferma il portavoce del ministero dell’interno maltese Daniel Pace - hanno raccontato soltanto adesso quel che accadde. Quando arrivarono con la motovedetta italiana che li aveva soccorsi, ci dissero che c’erano stati dei morti, annegati, ma non il come né il perché».

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