giovedì 14 maggio 2009

IMMIGRATI: LOIERO, "NOI IN CALABRIA LI ACCOGLIAMO"

(AGI) - Catanzaro, 13 mag. - - "Noi gli extracomunitari abbiamo deciso di accoglierli e di integrarli col territorio. Utile per loro e utile per il nostro sviluppo. Abbiamo le nostre piaghe, ma qui da noi batte un cuore da emigrante". Lo ha detto il presidente della Regione Calabria Agazio Loiero, in una intervista pubblicata da "Repubblica", nella quale ha parlato anche della legge di accoglienza che la Giunta regionale della Calabria ha varato e che entro questo mese dovrebbe essere approvata dal Consiglio Regionale. Loiero, nell'intervista, ha voluto prendere una netta distanza dall'attuale politica del governo. "Berlusconi e Maroni ricacciano quella povera gente da dove e' venuta", afferma Loiero, "e io, anzi noi apriamo le braccia". Poi ha aggiunto: "Altro che metro' con vagoni da appartheid. Si vuol capire o no che abbiamo a che fare con persone che fuggono dalla fame, dalla guerra, dalle carestie?", In ogni caso, Loiero ha detto di ritenere che la posizione del presidente Berlusconi cambiera' dopo la campagna elettorale: "Il premier - ha spiegato - non vuol cedere lo scettro della battaglia per la sicurezza alla Lega. Questioni tattiche per conquistare voti al Nord". Loiero ha quindi spiegato quale sia l'idea sull´immigrazione che si ha nella sua regione, ricordando gli esempi piu' importanti sul tema dell'accoglienza: "In Calabria per anni sono arrivati immigrati da ogni dove. Ebbene, nella Locride, area difficile ma generosa, nei comuni di Riace, Stignano e Caulonia, due di centrosinistra e uno di centrodestra, centinaia di extracomunitari hanno trovato un´accoglienza straordinaria e loro hanno popolato i centri storici abbandonati, hanno rianimato un´economia fatta di artigianato, locali, ristoranti. Adesso, con la legge, vogliamo disciplinare questo sistema finalizzato all´integrazione". Il presidente della Regione Calabria ha quindi affrontato i problemi di sicurezza, sostenendo che "se i migranti in Italia spesso si sono trasformati in un problema di sicurezza e' per colpa della Bossi-Fini, che rende la loro integrazione difficile, trovare lavoro impossibile e delinquere in alcuni casi quasi un passaggio obbligato per sopravvivere. In Calabria gli immigrati ci danno lezioni di legalita'". A questo proposito Loiero ha ricordato che "Lo scorso inverno, quando alcuni tra coloro che vivono e lavorano tra gli aranceti della piana di Gioia Tauro sono stati vittime di un agguato a colpi di fucile, a decine sono andati in caserma a denunciare e fare nomi. Una lezione per la comunita' locale". "Io non dico - ha concluso Loiero - che questi flussi non vadano governati, che occorra accogliere tutti gli immigrati. Pero' vanno governati con la sapienza delle leggi, non con la forza".

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