giovedì 23 aprile 2009

La Vergognosa guerra di cifra tra Malta e Italia. Appello alla Ue: non lasciateci soli

BRUXELLES (21 aprile) - Superata l'emergenza della nave Pinar, tra Italia e Malta prosegue la guerra delle cifre. E mentre il commissario Ue per la giustizia, libertà e sicurezza, Jacques Barrot, organizza un incontro con il ministro dell'Interno Roberto Maroni e il collega maltese Carmelo Mifsud Bonnici, dall'Italia parte un nuovo appello rivolto all'Ue: non lasciateci soli nel fronteggiare un fenomeno che riguarda tutti. Come preannunciato dallo stesso Maroni, oggi è arrivato sul tavolo di Barrot il dossier in cui l'Italia chiede all'Ue tre interventi. Innanzitutto, definire anche a livello europeo regole per stabilire chi è responsabile di interventi di salvataggio in acque Sar (Search and rescue) extraterritoriali, una materia già regolata dal diritto internazionale. Ma anche reimpostare le operazioni Frontex per il pattugliamento dei confini esterni dell'Ue e avere dagli altri partner europei maggiore solidarietà, sia essa in termini economici o di “gestione” dei profughi. E modificare il sistema di ripartizione per Paesi del Fondo Ue per le frontiere esterne. Oggi basato sulla dimensione delle acque Sar, esso dovrebbe invece essere rapportato, secondo Roma, agli interventi di salvataggio realmente effettuati. Cifre alla mano, Roma accusa Malta di latitanza. Dal 2007 ad oggi, si dice nel dossier Maroni, la Marina Militare ha compiuto ben 670 operazioni in acque Sar maltesi sostenendo costi rilevanti. E la vicenda della Pinar è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso mettendo in evidenza non solo le mancanze maltesi, ma anche la debolezza del sistema europeo destinato a fronteggiare i flussi dei clandestini. Questo, si ricorda ancora nel dossier, nonostante il Patto sull'immigrazione adottato dal vertice Ue lo scorso ottobre in cui si afferma che la gestione dei flussi migratori è una delle priorità delle politica europea in questo settore. «Nessuno può accusare Malta di irresponsabilità», ha detto dal canto suo Bonnici. Ricordando che la marina maltese ha effettuato 380 soccorsi e che nel 2008 sono sbarcati sull'isola 3.800 immigrati, a cui se ne sono aggiunti altri 1000 nei primi mesi dell'anno. Maroni e Bonnici, ha annunciato oggi il vicepresidente dell'esecutivo comunitario, Antonio Tajani, avranno un confronto diretto nel corso di una cena organizzata a Bruxelles, per giovedì prossimo, da Barrot. E lo stesso Barrot ha riferito oggi al collegio dei commissari Ue su quanto accaduto nelle acque del Canale di Sicilia e sull'emergenza sbarchi. Nelle prossime settimane la Commissione Ue approfondirà la questione per tentare di dare risposte immediate all'emergenza che si profila per l'estate. Ma anche per trovare soluzioni strutturali a un problema che ha profonde connotazioni politiche e forti implicazioni socio-economiche.

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